Il lavoro senza speranza versa nettare in un setaccio.
S. T. Coleridge

domenica 28 marzo 2010

PETIZIONE IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

Il COMITATO GENITORI-INSEGNANTI, il COMITATO DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA, la RETE PRECARI di PISA vogliono rendere partecipi i cittadini e la società civile delle drammatiche scelte del Governo in materia di ISTRUZIONE PUBBLICA e dell’attacco portato al DIRITTO ALLO STUDIO, informando sulle conseguenze che deriveranno nei prossimi anni per le nuove generazioni e invitando a sottoscrivere la seguente petizione destinata al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, al MINISTRO GELMINI, alle FORZE POLITICHE E SINDACALI oltre che agli organi competenti ai vari livelli provinciali, regionali, nazionali.

I provvedimenti sulla Scuola che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni, quasi sempre senza alcun progetto didattico, e i tagli sempre più consistenti alle risorse di quella pubblica, hanno determinato un progressivo impoverimento della qualità dell’istruzione.
In particolare gli ultimi provvedimenti del Governo Berlusconi, a partire dalle riforme Gelmini (dalla scuola primaria a quella secondaria), stanno portando la situazione ad un punto di collasso, e si configurano come un attacco al diritto allo studio, costituzionalmente garantito, ed al ruolo della Scuola Pubblica.

Le “riforme” Gelmini, che sconvolgono i quadri orari e didattici della scuola di ogni ordine e grado, dall’introduzione del maestro unico e con l’abolizione del tempo pieno nella scuola elementare e delle copresenze in tutti gli ordini e gradi, fino al riordino dei cicli delle scuole superiori, sono state il risultato di scelte ideologiche e unilaterali del Governo, affrettate allo scopo preciso di fare immediatamente cassa e attuate con metodi puramente amministrativi.
È inaccettabile che provvedimenti di portata così vasta, che cambiano radicalmente una istituzione fondamentale della società e che coinvolge gli interessi, le attese e le prospettive di tutti i cittadini, siano sottratte alla discussione pubblica e al più ampio possibile dibattito politico e sociale, e non vengano sottoposti ad alcuna seria verifica didattica ma imposti in modo autoritario.

I sottoscrittori della presente petizione intendono denunciare la gravità della situazione in cui versa la Scuola Pubblica, e manifestare la propria opposizione contro le recenti riorganizzazioni dei cicli scolastici.
Chiedono invece che venga invertita la politica dei tagli, che ha contraddistinto tutti i governi, di ogni colore politico, degli ultimi anni, e si ponga all’ordine del giorno, come questione politica nazionale cruciale, la realizzazione di una reale riforma che, fondata su valori condivisi e risultato di una larga e approfondita discussione pubblica che coinvolga l’insieme del corpo sociale e tutti coloro che nella Scuola vivono e lavorano, riaffermi il ruolo centrale dell’istruzione e della Scuola Pubblica e difenda il valore costituzionale per tutti i cittadini del Diritto all’Istruzione.

- Chiediamo pertanto che venga sospeso il riordino dei cicli delle scuole superiori fino a quando non vi sia stato un confronto aperto e coinvolgente a livello politico, sindacale, sociale e professionale con tutte le componenti della Scuola (insegnanti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, genitori, studenti) e della Società che consenta di raggiungere una soluzione condivisa di scuola democratica non selettiva, non classista e non escludente.


e-mail: comitato.scuolapubblica@gmail.com |
sito internet: http://codiscuola.altervista.org

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