Due mamme, una romena e una egiziana, hanno deciso di ribellarsi alla norma voluta dal ministro Gelmini che impone un tetto del 30% alla presenza di stranieri nelle aule delle scuole italiane. Così, con il supporto all'Associazione studi giuridici sull'immigrazione e dell'associazione Avvocati per niente, hanno presentato ricorso al tribunale ordinario di Milano contro il ministero della Pubblica istruzione e l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia contestando la circolare che ha introdotto quel limite, la numero 2 dell'8 gennaio 2010.
"Abbiamo fatto ricorso - spiega all'agenzia Dire il legale Alberto Guariso, di Avvocati per niente - in base all'articolo 44 del Testo unico sull'immigrazione che consente l'azione civile contro la discriminazione" Secondo i legali infatti, "il è discriminatorio perché introduce modalità diverse di iscrizione tra alunni in ragione della cittadinanza e viola il testo unico sull'immigrazione".
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