Il lavoro senza speranza versa nettare in un setaccio.
S. T. Coleridge

giovedì 29 aprile 2010

CALENDARIO ASSEMBLEE SINDACALI UNITARIE DOCENTI SCUOLE SUPERIORI

Le organizzazioni sindacali provinciali della scuola hanno indetto quattro assemblee di zona per il personale docente della scuola secondaria II° grado, come da calendario allegato, sul seguente o.d.g.: il punto sul riordino della scuola secondaria di II° grado e le ricadute sul personale

Data

Orario

Scuole interessate

Sede assemblea

Mercoledì 5 maggio

11-13

Istituti di 2°grado di Pisa e Cascina

Aula Magna Liceo Classico “G.Galilei” Pisa

Venerdì 7 maggio

11-13

Istituti di 2°grado di Volterra

Aula Magna Istituto d’Arte Volterra

Martedì 11 maggio

11-13

Istituti di 2°grado di Pontedera

Aula Magna ITC “Fermi” Pontedera

Giovedì 13 maggio

11-13

Istituti di 2°grado di S.Miniato e Montopoli

Aula magna Liceo Scientifico di San Miniato (S.Donato zona Interporto)

Verificate se la circolare passa nella vostra scuola. Partecipate e fate partecipare.

venerdì 23 aprile 2010

Riunione della Rete Precari

Riunione della Rete Precari lunedì 26 Aprile alle 18.00, presso la sede COBAS in via San Lorenzo 38.

Con alcuni di voi sentiamo l'esigenza di discutere sulla realizzazione pratica dell'interessante momento che ci permetterà di avere un banchetto l'8 e 9 Maggio con il gruppo dell'Economia Solidale.

Altro punto caldo sul quale è interesse comune discutere è la campagna per lo sciopero degli scrutini.

ORGANICO DI DIRITTO DELLA SCUOLA PRIMARIA a.s. 2010/2011

INFORMATIVA DELL’USP DI PISA SU: ORGANICO DI DIRITTO DELLA SCUOLA PRIMARIA a.s. 2010/2011


Oggi 22/4/2010 alle ore 10,00 le OO.SS. della scuola di Pisa, si sono riunite c/o l’USP di Pisa, da questo convocate per ricevere l’”informativa” in relazione all’organico di diritto della scuola primaria per l’anno scolastico 2010/2011.

Da quanto comunicatoci dall’USP è emerso il seguente quadro:

1) numero di alunni in più rispetto all’anno scolastico 2009/2010: 504 di cui 301 nelle classi prime
2) numero classi in più rispetto all’anno scolastico 2009/2010: 8
3) numero posti in organico funzionale assegnati dall’USR di Firenze: 1316 (rispetto a n.1330 posti assegnati nell’anno scolastico 2009/2010)
4) numero classi a Tempo Pieno in più (rispetto all’anno scolastico 2009/2010) richieste 35
5) numero classi a Tempo Pieno autorizzabili: 0 (Zero)!
6) numero pluriclassi:15 (rispetto a n.14 dell’anno scolastico 2009/2010)

Dal “quadro” prospettatoci emerge una situazione molto preoccupante rispetto alle esigenze espresse dai Dirigenti Scolastici sulla base delle richieste dell’utenza, soprattutto in ordine all’impossibilità di soddisfare le richieste per attivare nuove classi prime a “tempo pieno”.
Inoltre si evidenzia che: i dati relativi al numero degli alunni e al numero delle classi determinerà l’aumento del numero medio di alunni per classe; i dati relativi al numero dei posti assegnati determinerà anche una riduzione del “tempo scuola” dei moduli a “30 ore “ che non in tutti i casi potranno essere garantiti.
Le OO.SS. pertanto, pur apprezzando lo sforzo dell’USP di Pisa di ridurre al minimo i disagi, non possono non evidenziare la sostanziale ulteriore riduzione dell’offerta formativa nella scuola primaria.

FLC Cgil (F.Cossidente) CISL Scuola(G.Canuso) UIL Scuola (R.Sorrenti) SNALS (F.Acconci)
COBAS (G.Bruno) GILDA (M.Berni) UNICOBAS (A.Giorgi)

mercoledì 21 aprile 2010

8 e 9 maggio, festa economia solidale, piazza S. Caterina

Nei giorni 8 e 9 maggio in piazza Santa Caterina si svolgerà la festa dell’economia solidale e noi vi parteciperemo con uno stand insieme al Comitato per la scuola pubblica e al comitato genitori e insegnanti. Sarà un momento di incontro con le persone alle quali parleremo della riforma e della nostra costituzione e potremo anche diffondere il nostro materiale informativo.
Siete tutti invitati.

Intervento precari al congresso FLCGIL

Due precari del CPS, Gianluca Lovreglio (Taranto) ed Edmondo Febbrari (Ravenna) sono intervenuti al congresso nazionale della FLCGIL come delegati sindacali, di seguito i resoconti ed i file audio dei due interventi.

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Con l'intervento di Gianluca Lovreglio della FLC di Taranto riprendono i lavori.

Docente precario da 15 anni, con 5 abilitazioni conseguite in concorsi e sessioni riservate e una specializzazione, narra, in apertura, la sua storia professionale. Ha apprezzato l'intervento del Segretario generale Pantaleo ed in particolare: il NO all'aziendalizzazione delle scuole, alla chiamata diretta, agli albi regionali, ai decreti "salva-precari" e il SI alla assunzione su tutti i posti disponibili, alla parità di trattamento economico dei precari con il personale di ruolo, alla presenza dei precari nelle RSU.
Chiede che sia trovata una soluzione per quei docenti precari non abilitati con almeno due anni di servizio.
E' assolutamente necessario trovare altre forme di lotta e di protesta, oltre allo sciopero, strumento, in questa fase di profonda crisi, oneroso per tutti, ma, in particolare, per i precari.

File audio
http://www.facebook.com/l/ea161;congresso.flcgil.it/files/mp3/20100415/gianluca_lovreglio.mp3

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Edmondo Febbrari, docente di scuola secondaria di Ravenna, interviene, riportando uno stralcio del discorso di Di Vittorio del 1° Maggio 1955 in cui emerge la volontà del governo di allora "dividere i lavoratori", per rimarcare l'analogia dell'isolamento della Cgil, ora come allora. In questa situazione il governo utilizza la crisi per demolire i diritti. In nome dell'unità sindacale, in cui si aspettano da un anno e mezzo Cisl e Uil, si rischia di stare fermi e i lavoratori della scuola percepiscono ciò come una debolezza del nostro sindacato.

La modifica del titolo V da parte della sinistra è stato uno sbaglio e porterà all'imbarbarimento nei territori. Gli unici, in mezzo a questo disastro, che ci hanno guadagnato sono gli insegnanti di religione. Parafrasando Di Vittorio conclude con: "Se la democrazia c'è nella scuola, c'è nel paese".

Per far sentire la forza del sindacato propone due giorni di sciopero durante gli scrutini di giugno.

File audio
http://www.facebook.com/l/ea161;congresso.flcgil.it/files/mp3/20100415/edmondo_febbrari.mp3

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sabato 17 aprile 2010

Sintesi su organici

Pubblichiamo una sintesi elaborata dalla Gilda degli insegnanti che raccoglie le principali novità ed i punti salienti della circolare sugli organici

Dal comunicato Gilda:

Di seguito le principali novità ed i punti salienti della circolare:

* Tagli per complessivi 25.558 posti (22.018 organico di diritto; 3.540 organico di fatto) rispetto al 2009/10.
* Prosecuzione nel triennio 2009/11 dell' innalzamento del rapporto docenti/alunni.
* Emanazione del DPR 81/09 per l' incremento alunni/classe.

SCUOLA DELL' INFANZIA

* Conferma in organico di diritto di tutti i posti attivati nell'organico di fatto attuale (+560 posti);
* conferma nelle zone montane, nelle piccole isole e nei piccoli comuni di max 3 bambini fra 2 e 3 anni nelle sezioni sottodimensionate;
* orario settimanale standard di 40 ore, con opzioni a 50 e 25 ore, se si forma almeno una classe;
* in presenza di esubero di iscrizioni, precedenza a chi ha frequentato le "sezioni primavera" nella medesima istituzione scolastica.

SCUOLA PRIMARIA

Il decremento di organico sarà complessivamente di 8.711 posti:

* si estende alle seconde l' opzione a 24 h del maestro unico, purchè si formi almeno una classe;
* le altre opzioni confermano le 27 e le 30 h. L' organico si calcola secondo questa formula: 27 h x n. classi I e II : 22 h = docenti spettanti.Nelle restanti classi si confermano le opzioni a 27 e 30 h. L' organico si calcola secondo questa formula : 30 h x n. classi III, IV e V : 22 h = docenti spettanti;
* i "risparmi" per adozione maestro unico e parziale utilizzo docenti per organico aggiuntivo di IRC e specialisti di inglese, incrementano prioritariamente il tempo mensa;
* i presenza di spezzoni cumulabili di posto comune, inglese, ecc. di almeno 12 ore, si assegna un posto intero;
* i tempo pieno è confermato a 40 ore, assegnando 2 docenti per classe (44 ore): le ore residue incrementano il tempo pieno ed il potenziamento dell'offerta formativa;
* si conferma l' insegnamento degli specializzati in inglese solo nelle classi loro assegnate, nelle altre restano gli specialisti con max 7/8 classi per 18 ore frontali.

ISTRUZIONE SECONDARIA DI I GRADO

* Il decremento d’organico sarà complessivamente di 3.661 posti;
* l'orario è di 30 ore. Il tempo prolungato di 36/40 ore, con orario medio di 38 ore + eventualmente 2 ore di approfondimento a disposizione della scuola;
* va evitata la costituzione di cattedre con la sola ora di approfondimento delle materie letterarie;
* il tempo prolungato, in presenza delle strutture, sarà attivato solo se si prevede il funzionamento per scorrimento di un intero corso;
* il tempo prolungato attivato negli anni precedenti prosegue per scorrimento;
* l' approfondimento della lingua inglese (Italiano per gli extracomunitari) sarà possibile in organico di fatto in assenza di esubero nella scuola o provinciale delle discipline interessate e purchè si costituisca almeno una classe;
* nelle scuole con corsi di solo tempo prolungato, qualora sia previsto l'insegnamento dello strumento musicale, le 2 ore di approfondimento a disposizione della scuola vanno destinate a tale insegnamento;
* le scuole annesse ai conservatori sono definitivamente chiuse.

ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO

* Il decremento d' organico sarà complessivamente di 13.746 posti;
* nelle prime classi parte la riforma con i rispettivi orari;
* sono state approntate le confluenze dei nuovi insegnamenti nelle vecchie classi di concorso, con la salvaguardia delle titolarità dei docenti in organico, le graduatorie incrociate per individuare l' esubero e l' assegnazione delle disponibilità alle classi di concorso con esubero provinciale;
* sono stati approntati i decreti interministeriali per le riduzioni orarie delle discipline delle classi intermedie dell'istruzione tecnica e di quelle delle II e III dell'istruzione professionale,
* i licei ed i licei tecnologici non subiscono decurtazioni, mentre gli istituti d'arte conservano gli orari previsti dal proprio ordinamento fino alla loro definitiva chiusura;
* la denominazione di istituti d'istruzione superiore compete solo alle istituzioni scolastiche che inglobano almeno 2 fra licei, istituti tecnici e professionali;
* le classi si formano distintamente per i licei, i licei musicali e coreutici, gli istituti tecnici ed i professionali;
* le classi prime delle sezioni staccate o scuole coordinate con un solo corso possono essere attivate con almeno 25 alunni. Tale numero è richiesto anche per l' attivazione delle prime dei corsi serali;
* le classi iniziali articolate possono funzionare con almeno 27 alunni, di cui il gruppo minoritario non deve essere inferiore a 12;
* le classi intermedie vanno confermate per scorrimento, purchè il numero medio di alunni non sia inferiore a 22;
* le classi terminali vanno tutte confermate per continuità didattica, purchè ci siano almeno 10 alunni per classe, altrimenti vanno accorpate, ma non smembrate;
* solo la salvaguardia delle titolarità (una per classe di concorso in ciascuna istituzione scolastica) può consentire lo sforamento delle 18ore, salvo le classi di concorso con diverso ordinamento (p. es. A025 e A060 nei licei scientifici di 20 ore, se non sono possibili raggruppamenti a 18);
* le restanti cattedre eventualmente non riconducibili a 18 ore, malgrado le possibili aggregazioni dei vari insegnamenti, non devono essere costituite con meno di 15. Le ore mancanti saranno utilizzate in autonomia per il potenziamento o per nuove discipline;
* scompaiono le cattedre ordinarie e restano solo quelle interne;
* le istituzioni scolastiche potranno utilizzare il 20% dell' orario annuale delle singole discipline quale quota per la flessibilità in particolare per attività di laboratorio, purchè non si crei esubero di personale;
* negli istituti professionali la flessibilità va calcolata rispettivamente fra biennio (20%) e restanti classi (25%), senza superarne i limiti complessivamente previsti;
* presso gli istituti professionali è stata consentita l' iscrizione ai corsi di qualifica contestualmente alla frequenza dei corsi quinquennali, in attesa delle determinazioni della Conferenza Stato Regioni;
* per il potenziamento degli insegnamenti obbligatori e per l' attivazione di nuovi insegnamenti a scelta delle istituzioni scolastiche potrebbe essere utilizzato il personale in esubero sull' organico di fatto.

ISTRUZIONE PER GLI ADULTI

* L' organico non potrà eccedere complessivamente quello relativo al 2009/10.

SOSTEGNO

* L'incremento complessivo (ultima tranche della Finanziaria Prodi 2008) sarà pari a 4.885 posti;
* la Corte Costituzionale ha sancito l'incostituzionalità del limite massimo dei docenti di sostegno e, quindi, dei posti di sostegno e, pertanto, per quanto l' organico complessivo di diritto sia stato portato a 63.348 posti e l' incremento in organico di fatto sia stato determinato in 27.121 posti, per un totale di 90.469 posti, qualora le necessità d' integrazione eccedano tale limite, i posti dovranno comunque essere attivati in organico di fatto, nel rispetto delle quantificazioni previste dalle diagnosi funzionali;
* in organico di diritto, invece, si dovrà rispettare il tetto sopra indicato (70% del totale per le operazioni di mobilità ed immissioni in ruolo);
* in presenza di disabili gravi la circolare raccomanda la costituzione di classi con non più di 20 alunni dall' infanzia alle superiori.

I PRECARI/E DELLA SCUOLA SARANNO IN PRIMA LINEA NELLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI DI FINE ANNO

Mentre la devastazione sistematica della scuola pubblica messa in atto dal Governo si consuma nella sostanziale indifferenza dei sindacati concertativi e delle forze di tutto l'arco istituzionale, è stata annunciata la cancellazione di altri 41mila posti di lavoro, che si sommano ai 50mila tagli dello scorso anno e agli altri 50mila circa già previsti per il 2011/2012.

Ciò significa che buona parte dei precari, dopo 10/ 20 anni di lavoro verrà espulsa definitivamente dalla scuola, mentre il personale già assunto, a causa del consistente numero di sovrannumerari, si troverà ad affrontare una vita da 'precario di ruolo'.

Ma questo non è tutto:una serie di false riforme, utili solo a contenere la spesa ed a tagliare le gambe alla Scuola Pubblica stanno favorendo una strisciante privatizzazione dell'istruzione statale, mentre l'azzeramento dei debiti che lo Stato ha accumulato nei confronti delle scuole che hanno dovuto anticipare soldi di finanziamenti mai arrivati, sta mettendo in ginocchio l'intero sistema scolastico, che non ha più liquidi né per il pagamento delle supplenze né per affrontare le minime spese correnti .

Accanto a questo, poi, l'aumento del numero degli alunni per classe, l'eliminazione delle sperimentazioni nei licei, la riduzione del numero delle ore di insegnamento nei tecnici e professionali, la scomparsa di intere classi di concorso, stanno compromettendo definitivamente la qualità dell'insegnamento e la possibilità che la scuola sia elemento centrale nel percorso formativo delle nuove generazioni.

Per questi motivi la proclamazione dello sciopero degli scrutini di fine anno scolastico, fatta dai Cobas Scuola, non può che essere una scelta condivisa dai precari, visto che accoglie una richiesta che viene da tutto il mondo del precariato organizzato. L'Assemblea Nazionale dei precari scuola del 31 gennaio a Napoli si era data infatti questo obiettivo di lotta e la richiesta di proclamare uno sciopero degli scrutini è stata poi ribadita con forza negli interventi che hanno concluso la manifestazione nazionale del 12 marzo a Roma. Da quella data, dal Veneto alla Sicilia, sono stati lanciati ulteriori appelli per la proclamazione dello sciopero.

Oggi abbiamo lo strumento per rendere la fine d'anno scolastico veramente turbolenta; ci vogliono invisibili, noi cercheremo di conquistare il massimo di visibilità e lanceremo un segnale forte a questo governo e a quelle forze che con il loro silenzio si sono rese complici della devastazione della scuola pubblica statale.

I precari dovranno essere in prima linea e per questo facciamo appello a tutti i comitati, coordinamenti, organizzazioni e singoli per condividere con noi un calendario di iniziative che da domani fino a giugno dovranno informare e mobilitare tutto il mondo della scuola in vista dello sciopero degli scrutini.

A questo proposito proponiamo:
1) Assemblee provinciali da tenere nell'ultima settimana di aprile

* per informare i colleghi e le colleghe, diffondendo il Vademecum sullo sciopero (a cura dei Cobas) che servirà a fugare i dubbi e le menzogne;

* per convocare la stampa e le televisioni locali affinché si dia spazio allo sciopero anche nelle cronache provinciali e regionali;

2) Agli inizi di maggio conferenza stampa nazionale a Roma sullo sciopero di fine anno con la presenza di delegati da tutt'Italia, e a seguire riunione nazionale degli stessi per discutere dello stato della mobilitazione e per decidere ulteriori iniziative da mettere in campo;
3) In occasione dell'uscita degli organici, presidi sotto gli Uffici scolastici provinciali e/o regionali;
4)Da quella data sino allo sciopero degli scrutini, picchetti, assemblee, volantinaggi, sit-in, banchetti per continuare il lavoro di informazione e coinvolgimento di tutto il mondo della scuola

Si invitano tutti i coordinamenti, comitati, collettivi, realtà organizzate a sottoscrivere questo appello in modo che si possa inviare agli organi di stampa un comunicato congiunto e condiviso che dimostri l'unità dei precari contro le politiche scolastiche in atto.

mercoledì 14 aprile 2010

ORGANICI 2010/2011

Gli organici per il 2010/2011 sono consultabili sul sito di orizzontescuola al seguente link:
http://www.orizzontescuola.it/sites/default/files/Tabella_organici.pdf

Iniziativa scandalosa per le scuole di Pisa - 27 aprile

Pubblichiamo di seguito una lettera scritta su iniziativa di alcuni
membri di associazioni pacifiste e per i diritti umani, e di alcuni
genitori e insegnanti delle scuole di pisa.
Il 27 aprile è prevista una giornata di attività per i ragazzi delle
scuole medie, elementari e dell'infanzia presso la caserma Gamerra,
iniziativa di cui alleghiamo il programma. La provincia ed il comune di Pisa, l'università di Pisa e il CNR sono tra i sostenitori.

La lettera esprime una ferma contrarietà a che bambini e ragazzi
vengano condotti dalle scuole a partecipare a tale iniziativa, e
chiede a Comune e Provincia di modificare in modo sostanziale
l'organizzazione della giornata.
La lettera è un po' lunga ma vi preghiamo di leggerla ugualente e, se siete d'accordo, sottoscriverla.
E' altrettanto importante, nel caso in cui siate genitori di bambini o
ragazzi delle scuole di Pisa, che cerchiate di capire se le classi
della scuola dei vostri figli intendono aderire, che possibilmente
consegniate una copia della lettera al Dirigente Scolastico ( con la
firma di genitori della scuola) e che chiediate consigli di classe o
di istituto per discutere pubblicamente sull'eventuale adesione delle
classi.

Adesioni, proposte e richieste di chiarimenti vanno inviate a:
letterascuolepisa@gmail.com
Fate passaparola !!!

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Al Comune di Pisa, in particolare all'attenzione dell'Assessora Maria
Luisa Chiofalo
Alla Provincia di Pisa, in particolare all'attenzione dell'Assessora Anna Romei
Agli organi di stampa
Ai Dirigenti Scolastici delle scuole del Comune di Pisa

Martedi 27 Aprile 2010 è stata organizzata dall´Associazione Nicola
Ciardelli ONLUS e con il patrocinio del Comune di Pisa una giornata di
attività per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che
frequentano le scuole medie, elementari e dell'infanzia del Comune di
Pisa.

Tale giornata si terrà presso il Centro di addestramento di
Paracadutismo "Gamerra", e le attività previste comprendono, fra le
altre, un laboratorio di materiali e tecniche di lancio a cura del
Centro di Addestramento di Paracadutismo, un'esercitazione di tiro a
segno a cura del TSN Pisa, visite guidate al Museo dei Paracadutisti
Italiani. Alleghiamo il programma completo dell'evento. Il Comune di
Pisa ha inviato una circolare a tutte le scuole medie, elementari e
dell'infanzia di Pisa per invitare le classi a partecipare alla
giornata.
Questo significa che bambini e ragazzi dai tre ai tredici anni di età
verranno condotti dai propri insegnanti, in orario scolastico, in un
luogo normalmente deputato all'addestramento militare. I bambini
verranno accolti da personale civile e militare e svolgeranno diverse
attività condotte o coadiuvate dal personale militare stesso. Non è
superfluo a questo proposito ricordare che il Centro di Addestramento
di Paracadutismo è parte integrante della Brigata Folgore, corpo
speciale delle Forze Armate italiane normalmente impiegato in missioni
militari all'estero.
Poiché questa giornata si colloca all'interno dell'attività scolastica
e si svolgerà nell'atmosfera gioiosa e allegra tipica di una gita,
appare certo che uno dei suoi effetti - sia esso esplicitamente
previsto nelle finalità dell'iniziativa o meno - sarà che i bambini
percepiranno la caserma, l'attività militare che normalmente vi si
svolge o vi si prepara, e la carriera militare in modo acriticamente
positivo.
Dubitiamo infatti che questa giornata sia, per tutte le scuole e le
classi che vi parteciperanno, inserita all'interno di un percorso di
riflessione critica sulla pace, sulla guerra e sull'uso della forza
armata nei conflitti, riflessione che sarebbe comunque molto complessa
e forse non adatta a tutte le fasce di età coinvolte nella
manifestazione.
Per questo motivo siamo assolutamente contrari a che Comune e
Provincia permettano e incoraggino la partecipazione a tale iniziativa
da parte delle scuole.
In primo luogo, infatti, la valutazione della positività o meno dello
strumento militare come mezzo per affrontare o risolvere i conflitti è
un aspetto sensibile dell'educazione dei bambini e dei ragazzi.
Ricordiamo che finché la legge stabiliva l'obbligatorietà del servizio
militare era possibile porre obiezione di coscienza al suo
svolgimento, opponendosi così all'uso delle armi nel dovere
costituzionale di difesa della nazione. Il venir meno dell'obbligo del
servizio militare non ha mutato il profondo convincimento, da parte di
molti cittadini, che le armi e le missioni armate all'estero non siano
il modo per ottenere pace e sicurezza di alcuna popolazione, ed è
diritto di questi cittadini cercare di trasmettere per intero questo
convincimento ai propri figli. Che la scuola dell'infanzia e la scuola
elementare facciano partecipare i propri alunni ad una giornata in cui
l'uso delle armi e lo strumento militare sono presentati in modo
acriticamente positivo lede questo diritto.
In secondo luogo, anche quando si ritenga che esistano casi in cui le
armi vanno disgraziatamente usate, per imporre o mantenere un cessate
il fuoco e proteggere la popolazione civile, nessuno vorrà negare che
la decisione di usarle è estremamente grave e piena di responsabilità.
Ogni cittadino italiano dovrebbe sentire tutta la responsabilità per
la partecipazione italiana a missioni come quelle in Iraq o in
Afghanistan. In tali missioni le forze armate italiane fanno o hanno
fatto parte di alleanze militari che hanno compiuto atti con
conseguenze terribili, come gli attacchi su Falluja o il bombardamento
di civili in fuga in Afghanistan. Qualcuno (non noi) può ritenere che
tali eventi siano errori in un processo che porta ad un bene maggiore.
Tuttavia tutti concorderanno che l'opzione militare nelle crisi
internazionali è una scelta che va ponderata gravemente e che mai può
essere una scelta allegra, leggera o gioiosa. Per questo riteniamo che
introdurre i bambini all'interno di un ambiente di addestramento
militare in un'atmosfera di festa sia un grave errore educativo.
Troviamo particolarmente imbarazzante, in quest'ottica, che fra le
attività previste nella giornata vi sia un laboratorio a cura della
Provincia di Pisa sul tema "Solidarietà e diritti dell´infanzia". Lo
stato di guerra, anche quando lo si ritenga inevitabile o purtroppo
necessario, è comunque una situazione di totale negazione dei diritti,
di cui molto spesso fanno le spese proprio i soggetti più deboli, come
i bambini. Ovviamente apprezziamo il fine meritevole del progetto "La
Casa dei Bambini di Nicola", ma contestiamo che questo fine, così come
il concetto generale di solidarietà e diritti dell´infanzia, possa
essere legato in modo acriticamente positivo ad un ambiente di
preparazione di missioni militari. Questa connessione a nostro parere
porta troppo spesso un segno tragicamente negativo.

Per questo come genitori, insegnanti e cittadini chiediamo:

al Comune di Pisa e alla Provincia di Pisa di non favorire l'adesione
delle scuole all'iniziativa in discussione, di riprogrammare
eventualmente l'iniziativa in un luogo diverso dalla sede di una
scuola di addestramento militare, oppure di riprogrammarla in un
giorno festivo o in orario extrascolastico, cosa che consentirebbe
alle famiglie di assumersi per intero la scelta e la responsabilità di
far partecipare o meno i propri figli.
alle singole scuole di non partecipare all'iniziativa nel modo e nel
luogo in cui è stata per ora proposta, ritirando l'adesione delle
classi coinvolte.
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PROGRAMMA GIORNATA DEL 27 APRILE 2010

L´Associazione Nicola Ciardelli ONLUS, al fine di coinvolgere le
scuole e l´intera cittadinanza sulle finalità della propria attività e
sul progetto "La Casa dei Bambini di Nicola", ha organizzato per 27
aprile 2010, presso il Centro di addestramento di Paracadutismo
"Gamerra" un´intera giornata di attività formative e ricreative per
bambini e ragazzi che prevede le seguenti attività:
dalle ore 10:00 alle ore 18:00:
1)Laboratori scientifici sui principi e sulle tecniche di volo a cura
dell´Università di Pisa e del CNR;
2)Laboratori di SCREAM sul tema "Solidarietà e diritti dell´infanzia"
a cura della Provincia di Pisa;
3)Primi elementi di pronto soccorso e rianimazione a cura della Croce
Rossa Italiana e della Pubblica Assistenza;
4)Percorsi educativi a cura dei Vigili del Fuoco;
5)Voli ancorati in Mongolfiera a cura del Comune di Capannori;
6)Laboratorio degli aquiloni a cura del Centro Sportivo Educativo Nazionale;
7)Materiali e tecniche di lancio a cura del Centro di Addestramento di
paracadutismo;
8)Circuiti con motocarrelli, parete di roccia simulata e esibizione di
Bike Trial con possibilità di provare percorsi in bicicletta, a cura
dell´Associazione sportiva dilettantistica Folgore Bike;
9)Esercitazioni di tiro a segno a cura del TSN Pisa;
10)Visite guidate al Museo dei Paracadutisti Italiani;
11)Animazione, giochi, laboratori e attività sportive a cura del
Centro Sportivo Educativo Nazionale, dell´Associazione "Alipes", della
ludoteca "Leopolda Junior" e della Ludoteca "Spiaggia libera";
12) Giochi gonfiabili per i più piccoli a cura di "Nuvola allestimenti".
Dalle ore 16:30 alle 18:00 sono inoltre previste esibizioni sportive di:
1)Allievi del Club Scherma Antonio di Ciolo;
2)Atlete di ginnastica artistica ASD ascianese;
3)Atleti di Arti Mariziali con il centro arti marziali "Samurai Club"
e l´Associazione "Kosmos Club" di Ghezzano;
4)Krav Maga in collaborazione con lo "Zen Club" di Livorno.
Contribuiscono alle attività della giornata:

Provincia di Pisa Comune di Pisa Centro addestramento di Paracadutismo, Università di Pisa, CNR, Associazione Nazionale Artiglieri, Comune di Capannori, Centro Sportivo Educativo nazionale, Croce Rossa Italiana, Pubblica Assistenza, Vigili del Fuoco, Club Scherma Di Ciolo, ASD Ascianese, ASD Kosmos Club, ASD Samurai Club, Zen Club Livorno, ASD Folgore Bike, TSN Poligono di Pisa, Ludoteca Leopolda Junior, Ludoteca Spiaggia Libera

martedì 13 aprile 2010

CESSAZIONI A.S. 2010/2011 - PRIMARIA

CESSAZIONI A.S. 2010/2011 - PRIMARIA
NOME SCUOLA MOTIVO


Angioletti Claudia IC Falcone Cascina Dimiss.
Barbieri Paola IC Vicopisano Dimiss.
Bartoli Maria IC Sacchetti S. Miniato Dimiss.
Batisti Lucia IC Bientina Decesso
Bufalini Patrizia IC Galilei Pisa Dimiss.
Buonomo Maria Lucia IC Pomarance Dimiss.
Ceccherelli Gabriella IC Galilei Pisa 40°
Ercoli Enrica IC Gandhi Pontedera Dimiss.
Ferretti Giuliana IC Ponsacco Dimiss.
Gambini Nicoletta IC Capannoli Dimiss.
Geri Luisa IC Gandhi Pontedera 40°
Giaconi Grazia IC Fucini Pisa Età
Iacomelli Luciana IC Capannoli Età
Intrieri Renato Salvatore IC Riglione Dimiss.
Mancin Ivana IC Gandhi Pontedera Dimiss.
Martinelli Carla IC Pontasserchio Dimiss.
Meini Lucia IC Lari Dimiss.
Nesti Giovanna IC Gandhi Pontedera Dimiss.
Paganelli Adriana IC Falcone Cascina 40°
Pandolfi Stefania IC Marina di Pisa 40°
Pellandini Luana IC Capannoli 40°
Petri Sonia IC Vicopisano 40°
Pianigiani Alba IC Ponte a Egola Dimiss.
Piva Valeria IC Tongiorgi Pisa Dimiss.
Quaia Orietta IC Navacchio 40°
Ragoni Piera IC Capannoli Età
Romei Giuliana IC Pontasserchio Dimiss.
Samperisi Maria Giovanna IC Riglione Dimiss.
Trenti Doretta IC Pomarance Dimiss.
Vaglini Enrica IC Toniolo Pisa Dimiss.
Vannucci Grazia IC Galilei Pisa Dimiss.
Laverti Paola IC Capannoli 40°
Merotoi Grazia IC Fauglia 40°
Parducci Graziella IC Vicopisano 40°
Pisani Gabbriella IC Castelfranco di Sotto 40°
Romano Anna Rosa IC Marina di Pisa 40°

Tot. Dimissionari 36



CESSAZIONI E PART-TIME

Bavini Viviana IC Sacchetti S. Miniato Dimiss.
Ratti Tisbe IC Tongiorgi Pisa 40°

Intervistato il CPS Napoli sullo sciopero degli scrutini

Due esponenti del CPS Napoli, Antonella Vaccaro e Giuseppe Vollono, sono stati intervistati dal Mattino sullo sciopero degli scrutini che si terrà a Giugno.
Di seguito riportiamo i link:

Intervista ad Antonella Vaccaro
http://www.facebook.com/l/1e25f;rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=QZYJI&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

Intervista a Giuseppe Vollono
http://www.facebook.com/l/1e25f;rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=R00CY&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

Resoconto del Seminario degli IP Industria e Artigianato

Si è svolto a Firenze il 30 marzo 2010 ore 10 il Seminario degli IP Industria e Artigianato, di interesse generale per molti versi.


O.d.g:
1. Come gestire i nuovi indirizzi recuperando le risorse professionali e il know out esistente?
2. Come non perdere ricchezza professionale nell’offerta formativa?
3. Come utilizzare le possibilità offerte dalle “curvature” e dalle opzioni?
Scambiarsi buone pratiche e buone idee!

Coordinatori i membri del Consiglio di Amministrazione CIPAT:
Mariangela Chiapparelli (dirigente IPSIA Fascetti Pisa);
Daniela Giovannini (dirigente IPSIA L.da Vinci – Arcidosso/GR)

Istituti presenti:
IIS “Da Vinci” FIRENZE
IIS “Foresi Brignetti” PORTOFERRAIO (LI)
IPSIA “Giorgi” LUCCA
IIS Sismondi PESCIA (PT)
IIS “ da Vinci” ARCIDOSSO (GR)
IPSIA “FASCETTI” PISA

Ha inviato il format compilato: IIS “Barsanti” MASSA

Presenti, oltre ai d.s. Chiapparelli e Giovannini, coordinatori del Seminario su IPSIA, il Presidente del CIPAT Mauro Di Grazia e il Presidente del Comitato tecnico-scientifico G. Italiano

Relativamente al p. 1 all’Odg introducono Di Grazia e Chiapparelli facendo il punto della situazione su criticità per tutti evidenti, anche dalla lettura dei moduli compilati, relativamente a nuovo ordinamento, quadri orario, tagli agli organici:
1. i regolamenti non sono ancora in Gazzetta Ufficiale e, soprattutto, la perdurante mancanza di linee guida, di precise indicazioni su riduzioni orarie in seconda e terza, di indicazioni su classi di concorso da applicare alle discipline prima delle ridefinizione delle stesse annunciata per il prossimo anno, ecc.;
2. la confluenza dei 4 corsi tradizionali IPSIA Meccanico-Termico-Elettrico-Elttronico su Indirizzo unico di Manutenzione e assistenza tecnica ha fatto perdere per assurdo l’indirizzo Industria e Artigianato agli istituti che non avevano indirizzi atipici;
3. con la riforma a regime:
a. dimezzeranno le cattedre degli ITP su corso. Dal prossimo anno ogni prima perderà 5 ore di compresenza su Tecnica professionale, 1 su Fisica (se sarà lasciata a ITP di indirizzo); 1 ora su esercitazioni pratiche; complessive - 7 ogni prima (-6 di copresenza + -1 di Esercitazioni) Speriamo di poterne recuperare su copresenze di Chimica;
b. contrazione forte anche su Fisica: da 9 (3h. per I-II-III) ore a 4 ore (2h.x I-II) sull’intero corso; -1 per ogni classe prima a.s. 2010-11;
c. contrazione anche su cattedre degli ingegneri A020-AO34-AO35; nel biennio passaggio da 7 ore di Tecnica professionale a 3 di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica (pare stessa classe).Sarà possibile assegnare loro le 2 ore di TIC? (probabile sì per Elettronici, forse Elettrici, ma gli altri?); da -4 a -2 ore ogni classe prima a.s.2010-11;
d. contrazione di 1/3 su Scienze (da 6 a 4 ore per corso); -1 per ogni prima a.s.2010-11;
e. Italiano -1 su corso a regime (da 21 a 20); - 1 per ogni prima a.s.2010-11;
f. Chimica + 4 su corso (negli istituti con Odontotecnici potrebbero compensare, a ordinamento, perdite in Chimica e Scienza dei materiali) Se le indicazioni che attendiamo saranno coerenti Chimica nel biennio dovrebbe assomigliare più a una sorta di Scienza dei materiali

I tagli di organico risultano evidenti fin dal prossimo anno (sembra certa l’impossibilità di ricorrere a organico funzionale a qualsiasi livello) con impoverimento dell’offerta formativa relativa ai laboratori e all’attività pratico-manuale tipica degli Ipsia, in scuole destinate a utenti spesso problematici dal punto di vista scolastico e sociale che si avvicinano ai corsi professionali proprio per le loro caratteristiche di percorsi corti e orientati all’acquisizione di competenze pratiche.

Si passa quindi all’esame del punto 2 all’Odg con diffusi interventi da parte dei presenti, che riferiscono le scelte fatte dai diversi istituti relativamente alle domande di iscrizione alle classi prime. La maggioranza dei dirigenti ha utilizzato la possibilità offerta dall’attuale non presenza in Toscana del regime di sussidiarietà per proporre il diploma triennale. Vengono delineate tre scelte che possono integrarsi; a) la possibilità di usare la riforma per potenziarne la novità, mantenendo e promuovendo l’unitarietà dell’indirizzo; b) orientarsi per ora sull’ordinamento previgente cercando di valorizzare le aree di innovazione nel patrimonio di alcune scuole (maccatronica, telecomunicazioni, robotica..); c) riproporre le vecchie qualifiche con quadro orario nuovo, che è la scelta intrapresa dai più.
Come integrare però l’offerta formativa? In teoria usando l’autonomia del 20% e le previste quote di flessibilità; in pratica strada ad oggi difficilmente percorribile per mancanza di adeguati finanziamenti atti a coprire il necessario organico aggiuntivo e perché mancano ancora, dal Ministero, curvature e opzioni realizzabili. Altra possibilità per l’immediato: ricorrere a Regione per finanziare eventuali oneri aggiuntivi.
Scelta difficilmente proponibile a regime corrente (v. documento dell’assessore Simoncini del 16 marzo u.s., pag.2, punto 4, dove si accenna solo ad eventuali finanziamenti per l’a.s. 2011-12).
L’Ipsia di Pescia segnala che, usando l’autonomia didattico-organizzativa, sta lavorando per incrementare l’offerta formativa attraverso una ridefinizione dell’orario che, ponendo moduli orario della durata di 48’, permetta alle prime di avere un numero maggiore di moduli professionali senza oneri aggiuntivi.
All’interno del seminario si parla diffusamente del rapporto istruzione e formazione professionale in Toscana, da cui dipenderà in parte il futuro delle nostre scuole. Si ritiene unanimamente che il Consorzio Cipat, in questa delicata fase di incertezza e di costruzione di un nuovo sistema, possa farsi interprete e interlocutore privilegiato nei confronti dell’Amministrazione Regionale. Probabilmente solo per il prossimo a.s. l’inesistenza in Toscana di un accordo Stato-Regione permetterà di offrire l’iscrizione per i diplomi di qualifica triennale secondo il previgente ordinamento.
E’ necessaria quindi una politica comune, ragionata e non precipitosa di tutti gli IPSIA del Consorzio nei confronti della Regione perché sia definita una visione comune. Una visione di sistema che potrebbe prevedere:
- la bontà della scelta di una via toscana sinora intrapresa ( difesa dell’obbligo nella scuola per 10 anni) e da consolidare;
- l’attribuzione di diploma “corto” di istruzione e formazione professionale a sostituire le qualifiche previgenti per rispondere a richieste diffuse della nostra utenza (preferibile il triennale al quadriennale)
- la centralità degli istituti professionali esistenti (da soli e/o con agenzie formative private e/o aziende) come sedi dei percorsi di formazione professionale in età di obbligo formativo (dai 16 ai 18 anni) viste le criticità esistenti, anche per non disperdere professionalità, ridurre la contrazione dei posti di lavoro nell’istruzione locale, utilizzare laboratori e strutture pubbliche esistenti (che sono nelle scuole);
- l’attribuzione del diploma quinquennale dell’istruzione nazionale.
Quindi un sistema per gradi, in cui possano convivere i due canali dell’istruzione e della formazione. In questo sistema saranno cruciali i temi dell’adeguamento qualifiche e diplomi alle qualifiche europee, della programmazione per moduli e della valutazione per competenze, della definizione di un comune quadro di certificazioni.
L’incontro termina alla 13. 15 con l’impegno dei soci ad aggiornarsi frequentemente utilizzando la rete Cipat.

A cura di Mariangela Chiapparelli, CdA CIPAT